In questi giorni Stispy sta realizzando di essere forse riuscita a seppellire le sue prime aspettative.
Un anno fa si rendeva conto che le sue prime aspettative per questo figlio erano da abbandonare, nonostante se ne rendesse conto non era facile separarsi da tutti quei pensieri di possibile futuro (prime paroline, linguaggio buffo in divenire, corse, salti, primi discorsi, primi disegni, prime amicizie e tanto altro a venire come un radioso futuro scolastico ed una professione prestigiosa/dignitosa). Aspettative tipiche di una mamma.
L'anno scorso Stipsy si è adoperata per abbandonare le prime aspettative e prepararne di nuove, più adatte alla nuova diagnosi. Stipsy ha cercato di chiedere a medici e terapisti quali potessero essere ragionevoli nuove aspettative su cui proiettarsi nel futuro. Ma medici e terapisti non avevano delle risposte soddisfacenti per Stipsy.
Allora sul finire del 2014 Stipsy ha cercato di fissare aspettative a breve termine calzate sui micro-obiettivi dei terapisti. Anche questa strategia non ha funzionato, perché quei micro-obiettivi sono stati in pratica mancati.
Oggi Stipsy non ha aspettative su PO, oggi Stispy ha ancora delle speranze e la sua visione salvifica in mente, ma non ha aspettative. Non si aspetta niente di programmato o progressi preventivabili. Stispy osserva (attentamente), propone (ripetutamente) cercando di capire cosa è accoglibile da Po e cosa invece ancora no (e allora dovrà essere riproposto in futuro). Stipsy ha anche smesso di fare paragoni con gli altri bambini (quasi sempre), Stispy ha svincolato le tappe di uno sviluppo tipico dai tempi in cui si realizzano in uno sviluppo tipico.
Nonostante tutti questi suoi progressi nella rielaborazione emotiva di questa nuova vita con un figlio disabile, Stipsy però ancora non riesce semplicemente a star serena (come le dicono di fare Don Dan e la Dr.ssa B). Stipsy non riesce a star serena perché il disturbo di PO non è classificabile semplicemente come disturbo del linguaggio, il disturbo di PO è più complesso e di recente (visti gli scarsi progressi di PO nonostante le terapie) sembra delinearsi la necessità di chiarire (con test consolidati) se sussista un ritardo cognitivo e di che entità (anche per questo la necessità di effettuare il ricovero alla Stella Maris).
Ecco in questa prospettiva non si può star sereni ... no! Non si può ... perché anche senza precise aspettative, la prospettiva di un ritardo cognitivo non è ancora per niente stata rielaborata e Stipsy è ben lontana dal saperlo accettare. Su questo fronte molta strada emotiva è ancora da fare se davvero dovesse essere accertato un ritardo cognitivo di una certa rilevanza (al solo pensiero, ora scrivendo, Stipsy è invasa da sconforto e lacrime sgorgano dai suoi occhi).
L'unica cosa di cui Stipsy è ormai certa di doversi aspettare è di essere pronta ad affrontare battaglie per la difesa dei diritti di suo figlio e di tanti altri individui in condizioni di disabilità.
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