mercoledì 18 giugno 2014

Salvagente per non affogare

L'anno scorso di questi tempi Stipsy aspettava con trepidazione di sentire la prima parolina di senso compiuto uscire dalle labbra di PO. L'aspettava con una tale trepidazione che tutti la prendevano un po' in giro.

Poi, con il passare dei mesi, in estate la trepidante attesa si è trasformata in preoccupazione, preoccupazione che ci fosse qualcosa che non andava.

In autunno la preoccupazione è aumentata ...

Con l'inverno è arrivata la consapevolezza che qualcosa non andava davvero che quel qualcosa aveva un nome: DISPRASSIA VERBALE.

Con la primavera la consapevolezza è aumentata e la disprassia da verbale è passata a DISPRASSIA (non solo verbale).

L'estate sta arrivando, un anno è passato, e la trepidante attesa dell'anno scorso è totalmente scomparsa lasciando il posto ad aspettative totalmente nuove e molto più ridimensionate. Non si attende più la prima parolina di senso compiuto ma un gesto od una sillaba che possano avere un senso compiuto e convenzionale. Si attende ma senza trepidazione. Si attende nel senso che si sta allerta, si osserva, si aspetta e se succederà ci coglierà di sorpresa. e ci coglierà con altrettanta sorpresa il ripetersi ed il consolidarsi di quel gesto o sillaba sempre con lo stesso significato pertinente.

I genitori (ed i fratelli/sorelle) di bimbi speciali imparano a gioire oltre misura per cose talmente piccole che i genitori (e i fratelli/sorelle)  di bimbi normali neanche notano.

Come stamani quando salendo le scale della ASL insieme a PO, Stipsy ha notato con stupore e grande gioia che PO (tenuto solo per mano) saliva spontaneamente a piedi alterni (e non più usando solo il piede sinistro per avanzare)! Allora ha funzionato l'allenamento iniziato  lo scorso 29 maggio con sistematicità (ogni volta che Stipsy era con PO di fronte ad una scala gli suggeriva con la sua mano dietro al ginocchio dx di PO di usare anche quella gamba per salire alternandola alla sx) ?! Anche Laa-Laa si era accorta con gioia di questo progresso, la scorsa domenica accompagnando PO sulle scale della chiesa lo teneva per mano e lo ha visto salire a piedi alterni e subito ha detto "Mamma hai visto ha usato anche l'altro piede per salire! Bravo PO!"

E quel gioire oltre misura è proporzionale allo sforzo e l'impegno oltre misura che con fatica ha prodotto quel progresso.

Ora ... la questione su cui Stipsy riflette è ... quel gioire oltre misura, ripaga e rinfranca di tutta la fatica, lo sforzo, l'impegno, la pazienza e la frustrazione?

la risposta è: 

deve necessariamente bastare! 

bisogna imparare a farselo bastare! 

farlo diventare salvagente per non affogare, boccata d'ossigeno che restituisce un po' di energia, pacca sulla spalla che incoraggia a proseguire

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