Ieri mattina PO con Stipsy e Noo-noo di ritorno da G-beach sono stati dalla Drssa EMME. La Drssa ha giocato e osservato PO un bel po', e per il resto del tempo ha parlato con Stipsy e Noo-noo di tante cose, alcune complesse e difficili da ricordare.
La cosa positiva che è rimasta in testa è che la Drssa EMME ha trovato PO "cresciuto" non solo fisicamente, ha detto di vederlo pronto per la scuola dell'infanzia. Mescolarsi con gli altri bimbi e percepire /vivere con loro momenti di vita scolastica quotidiana.
Ha dato dei consigli su come cercare di giocare con PO. In casa, in ambiente circoscritto e con distrazioni contenute, seguendo i suoi interessi del momento e cercando di condurlo verso modi e modalità finalizzate (e non prive di senso come spesso PO fa). In realtà Stipsy e Noo-noo fanno così da sempre con PO... ma finora i risultati sono stati che PO scappa e nessun modo pertinente o finalizzato si riesce ad insegnare.
Insomma ancora nessuna vera istruzione per l'uso, procediamo a buon senso ed istinto.
Altra cosa rimasta in mente è che le terapie avranno periodi di intensa frequenza ed altri di lavoro prevalentemente a casa e scuola.
La Drssa EMME ha poi ribadito che sono i genitori che fanno la differenza sul buon esito della riabilitazione di PO e che quindi il lavoro quotidiano a casa è fondamentale. Tanto per tranquillizzare e far sentire inadeguati senza le dovute precise indicazioni di gioco.
Ha detto anche che PO ha un disturbo tale per cui un normale pediatra può non notarlo e che solo uno specialista riesce a vedere che i suoi movimenti sono resi impacciati, soprattutto nell'ambito gestuale, da un disturbo neurologico.
Ha detto che lei sarà presente al primo PEI scolastico e poi, quando la collega di zona sarà rientrata stabilmente, ci passerà in consegna a lei. Stipsy è piuttosto preoccupata da questo cambiamento di neuropsichiatria perché uno fatica per cercare di capire ed farsi capire da un neuropsichiatria e appena ti sembra di aver ingranato se ti cambiano l'interlocutore la cosa può essere piuttosto destabilizzante.
Ha detto tante altre cose... ma dovevano essere troppo difficili per poterle registrare nella testa. O forse sono state registrate ma ora non è dato ricordare.
La cosa positiva che è rimasta in testa è che la Drssa EMME ha trovato PO "cresciuto" non solo fisicamente, ha detto di vederlo pronto per la scuola dell'infanzia. Mescolarsi con gli altri bimbi e percepire /vivere con loro momenti di vita scolastica quotidiana.
Ha dato dei consigli su come cercare di giocare con PO. In casa, in ambiente circoscritto e con distrazioni contenute, seguendo i suoi interessi del momento e cercando di condurlo verso modi e modalità finalizzate (e non prive di senso come spesso PO fa). In realtà Stipsy e Noo-noo fanno così da sempre con PO... ma finora i risultati sono stati che PO scappa e nessun modo pertinente o finalizzato si riesce ad insegnare.
Insomma ancora nessuna vera istruzione per l'uso, procediamo a buon senso ed istinto.
Altra cosa rimasta in mente è che le terapie avranno periodi di intensa frequenza ed altri di lavoro prevalentemente a casa e scuola.
La Drssa EMME ha poi ribadito che sono i genitori che fanno la differenza sul buon esito della riabilitazione di PO e che quindi il lavoro quotidiano a casa è fondamentale. Tanto per tranquillizzare e far sentire inadeguati senza le dovute precise indicazioni di gioco.
Ha detto anche che PO ha un disturbo tale per cui un normale pediatra può non notarlo e che solo uno specialista riesce a vedere che i suoi movimenti sono resi impacciati, soprattutto nell'ambito gestuale, da un disturbo neurologico.
Ha detto che lei sarà presente al primo PEI scolastico e poi, quando la collega di zona sarà rientrata stabilmente, ci passerà in consegna a lei. Stipsy è piuttosto preoccupata da questo cambiamento di neuropsichiatria perché uno fatica per cercare di capire ed farsi capire da un neuropsichiatria e appena ti sembra di aver ingranato se ti cambiano l'interlocutore la cosa può essere piuttosto destabilizzante.
Ha detto tante altre cose... ma dovevano essere troppo difficili per poterle registrare nella testa. O forse sono state registrate ma ora non è dato ricordare.
Nessun commento:
Posta un commento