giovedì 25 gennaio 2018

Datemi un martello

Lo voglio dare in testa a chi non mi va!

Stipsy e Noo-noo hanno deciso che questo blog deve tornare a vivere e raccontare le vicende di PO e la sua famiglia. 

PO lunedì scorso è stato (ri)visitato dalla Drssa EMME (proprio la stessa di 4 anni fa, quella del primo post) che gli ha somministrato ados e becs (test per diagnosi di autismo e ritardo intellettivo). Quasi 2 ore di osservazione. 

A quanto pare si preannuncia (almeno in parte) un altro cambio di diagnosi (anche autismo in vista) e cambio di programma e forse anche (ri)cambio di npi, forse si ritorna al punto di partenza ma con 4 anni di ritardo.

Stispy si sente come se, dopo aver tentato di piantare un chiodo a mani nude in quella che doveva essere normale sabbia e non riuscendoci si è rivolta agli specialisti del piantare i chiodi per capire dove stava il problema. E durante le ripetute verifiche di conformità del chiodo l'hanno tenuta a tentare di piantare il chiodo con una banana. Lei ha provato tante volte a dire agli specialisti "guardate che la sabbia in realtà è dura come un muro di cemento armato!" e le risposte ricevute erano del tipo "signora è il chiodo che non va bene, c'è qualcosa che non va nel chiodo" (pur raccogliendo nel frattempo dati oggettivi che il chiodo fosse strutturalmente nella norma).  
Ora sembra che Stipsy avesse ragione e che la Drssa EMME si sia resa conto che la sabbia è effettivamente dura come un muro e a questo punto non rimane che sperare che gli specialisti si decidano (velocemente) a fornire alla Kung fu Pandas family un martello! Per piantare questo benedetto chiodo nel muro e poi darlo in testa a chi per 4 anni ha continuato a passarci inutili banane che abbiamo inevitabilmente spappolato sul muro e sul chiodo. Ora dovremo anche cercare di ripulire il chiodo e il muro dai ripetuti e ormai marciti e muffiti ed infetti residui di banane spappolate. 
Che schifo (e non mi riferisco alle banane spappolate)!  
Ci chiedono di fidarci e affidarci... Oh come si può fare a fidarci ora di chi aveva avuto il modo ed il tempo di accorgersi che il muro era duro ma non ha prestato attenzione ai segnali e ha deciso di passare il caso ad altri che si sono impuntati che era il chiodo il problema e che non si poteva fare di meglio. 
Stipsy è arrabbiata, molto arrabbiata, delusa da un sistema inefficace e incompetente. Sconvolta dalla preannunciata ennesima diagnosi. Preoccupata di come reagirà a questo nuovo shock da diagnosi. Consapevole che una nuova diagnosi fornirà occhi diversi con cui guardare PO. Già sente che si sta irrigidendo e distaccando con freddezza e razionalità estrema. Niente lacrime o disperazione come le altre volte. Solo diffidenza, rabbia, rancore. Non c'è più nemmeno paura perché le sembra che peggio di così non poteva andare. Anche se al peggio non c'è mai fine. 

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