Risorse esterne sono la Nonna I, i nonni W e L, le maestre e la scuola (grazie alle quali Stipsy e Noo-noo possono ancora andare a lavorare), gli amici.
Risorse interiori sono i sorrisi e le risate di PO, il sostegno reciproco che Stipsy e Noo-noo si danno, quei pochi e preziosi momento di svago e relax che ogni tanto si riesce a crearsi, il lavoro su cui concentrarsi diverse ore al giorno. La speranza...
Falle che prosciugano queste risorse sono i non progressi di PO (che alimentano ansia e preoccupazione e minano la speranza), la stanchezza fisica, la frustrazione continua, le acrobazie logistiche, la tristezza, il senso d'inadeguatezza e di impotenza.
Stipsy si sente inadeguata perché non è predisposta per i mestieri sociali, se lo fosse stata avrebbe scelto un altro mestiere (insegnante, infermiere, medico, psicologo, logopedista, fisioterapista) e non certo il patent attorney. Quindi Stipsy si rende conto che il suo background, i suoi talenti e le competenze acquisite in 43 anni di vita (di cui non meno di 26 passati a studiare) le offrono un bagaglio di conoscenze davvero poco utili in questo cammino. Non sa che farsene Stipsy delle sue formule chimiche e dei concetti di novità e attività inventiva perché per giocare con PO non servono a nulla. Qualcosa non quadra... e manca una squadra (perché l'equipe multidisciplinare che si occupa di PO è troppo dislocata per poter svolgere un lavoro di squadra e Stipsy si sente quindi abbandonata, non supportata lasciata in balia dell'incomprensibile spirito creatore di PO).
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